domenica 8 gennaio 2012

L'angelo ai piedi dell'arcobaleno

Stamattina sono andata al battesimo della bimba per cui ho preparato la torta. Mentre ero lì ad assistere alla cerimonia mi è venuto spontaneo pensare a tutti i bimbi che, purtroppo, non arrivano a ricevere il battesimo perché sono andati via prima.
Ho pensato a loro, alle loro mamme, al mio e a me.... 
Pertanto, in questo giorno che ricorre il battesimo di Gesù, ho deciso di dedicare a tutti questi bambini il seguente racconto.

C'era una volta un bambino di nome Gabriele: era un bambino normalissimo e, come tutti gli altri bambini, amava giocare, cantare, fare i capricci ... ma aveva un dono straordinario: lui sapeva leggere nel cuore delle persone.
La cosa che gli piaceva di più, però, era ascoltare le storie che la sua mamma gli raccontava la sera, quando giungeva l'ora di fare la nanna. Non erano favole scritte sui libri ma storie inventate là per là, magari prendendo spunto dagli avvenimenti della giornata.
Una sera come tante, giunta l'ora di fare la nanna, la mamma raccontò a Gabriele questa storia: "Viveva in un prato una coccinella giocherellona che saltellava di qua e di là alla ricerca di altre coccinelle con cui giocare. Le piaceva stare in compagnia ma spesso i suoi amici erano impegnati e non potevano giocare con lei. Allora un giorno la sua mamma le disse che presto sarebbe arrivato un fratellino, così avrebbe avuto un amico con cui divertirsi e dividere i suoi giochi."
Alla fine della storia, Gabriele restò in silenzio per qualche istante poi, guardando la sua mamma, l'abbracciò e le disse "Grazie mamma! Non vedo l'ora che arrivi questo fratellino!"
La mamma gli diede un grosso bacio e lo strinse a sé: "Vedrai - gli disse - sarà bellissimo!"
I giorni trascorrevano veloci e Gabriele sembrava felice per quella novità: faceva tanti disegni per il suo fratellino che così poi sarebbe stato contento. 
Un brutto giorno, però, mentre Gabriele era a scuola, la mamma seppe che il bimbo che aspettava era andato via, in silenzio, senza dare il minimo fastidio. Il dolore fu grande come grande fu la preoccupazione di doverlo dire al suo Gabriele. Così decise di tacere per un po' e dirglielo più in là, quando sarebbe stata più serena nel raccontarlo.
Ma quella sera stessa, il suo Gabriele seppe sorprenderla ancora una volta. Arrivata l'ora della nanna, Gabriele chiese alla mamma se poteva raccontare lui la storia quella sera e la madre fu ben felice di accontentarlo. 
Così il bambino prese un foglio bianco e disegnò un grande arco rosso... "Questa sei tu mamma che ci abbracci tutti!"
Poi disegnò un secondo arco arancione all'interno del primo: "Questo è papà, che ti sta sempre vicino!".
Continuò con un terzo arco giallo all'interno del secondo "Questo sono io che ti voglio tanto bene!" e andò avanti ancora disegnando altri quattro archi all'interno dei precedenti e descrivendo ogni volta a chi corrispondessero: nonni, zii....
Alla fine, ai piedi di quel magnifico arcobaleno, disegnò un bimbo con le ali... 
"E questo chi è?" domandò la mamma
"Ma come, non lo riconosci? E' il mio fratellino che adesso è un angioletto ai piedi del nostro arcobaleno!"
"Ah, si?" chiese la mamma stupita "che cosa fa lì?"
"Mamma, ma ti devo dire proprio tutto? Lui sta attento che ogni giorno tutti i colori siano al loro posto nel nostro cuore... è il guardiano della nostra felicità!"
Eh si! Gabriele era proprio un bambino speciale!!!!

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