sabato 31 dicembre 2011

Volersi bene

Voglio augurare a tutti Buon Anno con questa poesia: che possa trasformarsi in realtà per chiunque lo desideri.

Volersi bene è
guardarsi negli occhi,
sorridersi,


tenersi per mano
Volersi bene è
gioire nello stare insieme all'altro

perchè l'altro è come te,

e non devi mostrarti diverso per sembrare migliore

perchè il migliore non c'è!


NB: ho scritto questa poesie più di 15 anni fa eppure solo oggi sono riuscita a darle il senso vero della vita! Grazie bimbi...

venerdì 30 dicembre 2011

Formaggio spalmabile casalingo

La ricetta che sto per postarvi è di una semplicità estrema ma il risultato è veramente ottimo!!!
Prima di illustrarvi la ricetta apro una piccola parentesi... dovete sapere che la passione per la buona tavola alberga un pò in tutti i componenti della mia famiglia (bambini compresi) e pertanto spesso, con mio marito, amiamo alternarci ai fornelli.
Ultimamente, poi, lui ha scoperto la sua "vena casearia" per cui, grazie anche all'aiuto del web, ci siamo cimentati (più lui che io) nella produzione di vari formaggi (ricotta, crescenza, primo sale, e simil philadelp....)
Ed è proprio di quest'ultima che vi spiegherò il procedimento estremamente semplice.

Ingredienti
per circa 400g di formaggio
1 kg di yogurt (io uso quello allo 0.1% di grassi causa dieta)
sale
basta! eheheh

Mescolare 2 cucchiaini rasi di sale con lo yogurt


Versare lo yogurt "salato" in un canovaccio a trame fitte (i classici strofinacci da cucina) avendo cura di mettere sotto una ciotola per evitare di far sgocciolare il siero fuori

Chiudere il canovaccio con un pezzo di spago e metterlo a scolare per circa 20 h (di solito lo prepariamo nel pomeriggio per il pranzo del giorno dopo)

Eccolo qui bello pronto

Da conservarsi in frigo dentro un contenitore ermetico... meglio se un tupperware ;-)))

Buon appetito!

La tartaruga che voleva correre


Nel bosco degli animali giocosi viveva una coppia di tartarughe che desiderava tanto tanto avere un figlio.
Il tartarugo era solito affermare:”se avremo un maschio lo allenerò a fare il corridore: voglio che sia il più veloce di tutti, così che non subisca tutte le umiliazioni che ho subito io. Sono stanco di sentirmi dire che sono lento, stufo di restare sempre indietro… mio figlio avrà un futuro migliore!”
La saggia tartaruga ascoltava in silenzio le parole che il suo amato diceva e poi, pacatamente, rispondeva: “Quel che il Cielo vorrà noi accetteremo! Dobbiamo solo preoccuparci di dare ai nostri figli una sola cosa: TANTO AMORE!”
Passarono i giorni, e sempre il tartarugo diceva che suo figlio sarebbe diventato un velocissimo corridore … e, nel dire ciò, si perdeva con lo sguardo verso il bosco ad immaginare suo figlio correre correre e correre.
Un bel giorno, mamma tartaruga scoprì che in famiglia sarebbero stati presto in tre perché sarebbe arrivato un tenero frugoletto a rallegrare la loro vita.
Corse a dirlo al marito il quale, raggiante, affermò ancora una volta:” Sarà maschio, me lo sento, e diventerà un fantastico corridore … nessuno oserà più dire che le tartarughe sono lente!”
Arrivò finalmente il giorno tanto atteso e in casa tartaruga si cominciarono ad udire i gioiosi passetti di un tartarughino curiosone e desideroso di imparare a vivere.
Col passare del tempo, papà tartarugo iniziò ad insegnare al figlio la segreta arte della corsa.
Ogni giorno portava il piccolo Runner – così l’avevano chiamato – in un angolo del bosco dove poteva correre in libertà. Più correva e più il papà era orgoglioso e felice, e più il papà era orgoglioso e felice e più Runny era soddisfatto.
Sulla strada del ritorno, a fine giornata, il piccolo tartarughino vedeva sempre un gruppo di cucciolotti giocare, ridere, scherzare… ma lui non riusciva mai ad unirsi a loro perché doveva correre sempre più forte, per il suo papà.
Un giorno, il papà di Runny fu trattenuto al lavoro fino a tardi per cui il piccolo andò nella radura per giocare con gli altri cuccioli.
Quando li trovò si mise a scherzare e giocare insieme a loro e scoprì che gli piaceva davvero tanto saltare, scivolare giù per il vecchio tronco, andare sull’altalena, ascoltare ed inventare le storie.
Così, quando tornò a casa, si mise a raccontare ai suoi genitori la sua splendida giornata. Era davvero felice, non stava fermo un attimo … per la prima volta, quella notte, dormì sereno senza incubi.
L’indomani, come al solito, andò col suo papà a riprendere gli allenamenti ma , per la prima volta nella sua vita, sentiva di non essere felice: voleva andare a giocare con i suoi nuovi amici! Ma se l’avesse detto al suo papà certamente l’avrebbe deluso e non gli avrebbe più voluto bene.
Intanto, il padre, accortosi che il piccolo non aveva l’entusiasmo di sempre, lo chiamò e gli chiese cosa avesse. Runny ritirò la testa dentro il suo guscio e rispose un timido “Non ho niente!” ma il padre non gli credette e continuò ad insistere: “Ma non è che per caso vuoi andare a giocare con i tuoi amici?”
Il piccolo si ritrasse ancora di più e nascose i lacrimoni che gli riempivano gli occhi.
Il padre capì, lo abbracciò, gli diede un bacio e gli disse:”Perdonami, figlio mio! Ho sbagliato a pensare che tu dovessi riscattare la mia vita. Sei un cucciolo e devi fare il cucciolo: devi giocare, divertirti, scegliere i tuoi amici. Sei tu che devi scegliere, quando diventerai adulto, chi essere e cosa fare: se correre veloce e arrivare primo oppure camminare piano e goderti il panorama. Ogni cosa a suo tempo. “
“Papà – rispose il cucciolo tra le lacrime – ma se io non corro veloce veloce tu non mi vorrai più bene!!!”
“Figlio mio – concluse il padre abbracciandolo forte forte  – ricordati sempre che qualunque cosa accada e chiunque tu diventerai io e la tua mamma ti vorremo sempre bene perché senza di te non siamo niente!”

Branzini al cartoccio express

Eccovi qui una ricetta semplicissima, velocissima e gustosissima.
Per chi fa la dieta Dukan, Fase Attacco e Crociera, PP
Pulire e lavare 2 branzini, metterli in un contenitore da microonde e cospargerli col sale speziato (soprattutto dentro)



Ricoprirli con carta forno (io uso un contenitore apposito per la cucina "al cartoccio" e quindi non l'ho fatto)
Mettere in microonde alla massima potenza per 6 min.
Ottimi!
(Nella foto un branzino già pulito e l'altro in attesa...)


Micro gourmet


Micro gourmet permette di cuocere a vapore nel microonde, per preparare cibi sani, gustosi e ricchi di sostanze nutritive.
Basta riempire la vaschetta dell'acqua, disporre gli alimenti, sovrapporre base e colino e mettere nel microonde.
Si consiglia di non superare la potenza di 800 W



giovedì 29 dicembre 2011

Le mie creazioni più belle

Dovete sapere che per hobby mi diletto a creare bijoux e (da qualche tempo) anche torte... Tuttavia, ad onor del vero, devo ammettere che le mie creazioni più riuscite e più belle non sono né le prime né tanto meno le seconde bensì si tratta di....



Gabriele e Miriam, ovvero i miei due cuccioli.
Mi sembrava pertanto corretto dare inizio a questo angolo mettendo come prima immagine la loro....
Che dirvi?
Sono 2 peperini e riempiono le giornate che è una meraviglia. Qui in uno dei (rari?) momenti di "amore" eheheh
Scherzo! Ognuno stravede per l'altro solo che ogni tanto... lo dimenticano!
Alla prossima!

Cosciotti di tacchino all'aceto balsamico

Dopo un pò di giorni di dieta "alternativa" e parecchi sgarri mi è sembrato doveroso, oggi, rientrare nei ranghi regalandomi una giornata di PP (per noi dukaniane il messaggio in codice è abbastanza chiaro).
Ho deciso, quindi, di preparare il tacchino.

Ingredienti

2 cosciotti di tacchino
acqua
aceto balsamico
sale speziato (ho usato quello rosa himalayano che trovo decisamente gustoso)
Per chi fa la dieta Dukan, fase Attacco e Crociera, PP

Stamattina, ho messo a macerare in un composto di acqua, aceto balsamico e sale speziato le cosce di tacchino


Al mio rientro ho messo a rosolare in una padella antiaderente le cosce senza aggiunta di oli o condimenti (noi che siamo in dieta non possiamo usarne)

Dopo che si sono rosolate, ho aggiunto il liquido della maceratura (si dice così?)

ed ho ultimato la cottura aggiungendo il coperchio e abbassando la fiamma a minimo.... (circa 3/4 d'ora).


Buon appetito!

Homer Simpson

(In fase di allestimento)
Ieri sera, approfittando che il mio Gabry e' andato a dormire dai nonni, ho iniziato a lavorare alla torta per i 38 anni di mio marito. Essendo, lui, amante dei Simpson (e somigliandoci anche per certi versi) ho cercato qualche idea sul web e così ho trovato quanto cercavo. Questo e' il risultato


Sono soddisfatta visto che, dopo il corso di cake design, questa e' la prima volta che mi cimento in qualcosa di "serio". E' chiaro che c'è ancora da migliorare ma non mi lamento. La versatilità della pasta di zucchero sta anche nel fatto che puoi preparare i vari soggetti anche tempo prima in modo che, alla fine, devi giusto assemblare i pezzi. Adesso dovrò realizzare il divano e tutto il resto... Be' il resto delle foto a torta completa e cioè tra un paio di mesetti eheheh. A presto...

Il cerbiatto che diceva sempre di no


C'era una volta un piccolo bosco detto “degli animali giocosi”, dove vivevano due cervi che volevano tanto bene al loro piccolo Spidy.
Spidy era un cerbiattino molto vispo ed intelligente. Amava saltellare di qua e di là facendo sempre un gran fracasso e rischiando continuamente di cadere e farsi male.
Era un curiosone ed infilava il suo musetto dappertutto. Notava tutte le cose nuove che succedevano intorno a lui e continuamente chiedeva spiegazioni sulle cose: “Mamma, perchè il fuoco brucia? Papà, perchè devi andare a lavorare? Mamma perchè io vado a scuola e tu no?” e così all'infinito.
Tuttavia, da un po' di tempo, ogni volta che la mamma o il papà chiedevano a Spidy qualcosa lui rispondeva sempre di no!
“Spidy mangia l'erba che è fresca” gli diceva la mamma, “No! Non è fresca” rispondeva prontamente il cerbiattino arrabbiato!
“Spidy vuoi venire con me a fare una passegiata?” “No! Voglio stare nella mia tana”
“Spidy, vai a dormire che è tardi” “NO! Non è tardi”
Spidy, devi andare a scuola” “Non voglio!”
E così ogni giorno, sempre la stessa storia.
La mamma cerva era tanto triste perchè il suo figlioletto era diventato un cerbiattino arrabbiato e disubbidiente nonostante lei facesse di tutto per renderlo felice.
Spidy, nello stesso tempo, era pure lui triste perchè la sua bocca diceva no quando invece il suo cuoricino voleva dire si e sapeva che così facendo faceva arrabbiare i suoi genitori a cui voleva tanto bene.
Una notte, mentre dormiva, il piccolo cerbiatto udì un sibilo e si svegliò.
Vide nel cielo la luna che gli cadeva addosso e si spaventò tantissimo. Dopo un po' si accorse che non era la luna ma una piccola stellina che si era persa! Il cerbiatto si avvicinò e vide che la stellina piangeva e così le chiese cosa le fosse successo.
La stellina gli raccontò che aveva fatto la monella quel giorno: la sua mamma le aveva detto di stare buona buona ad aspettare che rientrasse ma lei le rispose di no e corse via. Ma ora si era persa!
Non trovava più la strada di casa e sicuramente la sua mamma la stava cercando e si sarebbe arrabbiata moltissimo per questa sua fuga.
Il cerbiattino la rassicurò e le disse che non doveva preoccuparsi. Lui le avrebbe fatto compagnia e l'avrebbe aiutata a trovare la strada di casa.
La stellina era tanto triste perchè le mancava la sua mammina. Le voleva tanto bene ma la mamma non lo sapeva perchè lei sapeva solo dirle no ad ogni cosa che le chiedeva.
Ad un certo punto un altro globo di luce si fece loro vicino.
Era la mamma della stellina che l'aveva ritrovata ed era venuta a prenderla. La stellina le corse fra le braccia e la mamma la strinse forte forte a sé: “Piccola mia – le disse – ti voglio tanto bene, non scappare più”
“Si, mamma! Te lo prometto” rispose la stellina che tornò nel cielo mano nella mano con mamma stella.
A quel punto il cerbiatto si mise a correre verso la sua mamma, la svegliò, l'abbracciò e le disse fra le lacrime “Mamma, ti voglio bene! Da oggi in poi ti dirò sempre di si!”

mercoledì 28 dicembre 2011

Il mio cous cous

Girovagando su Internet alla ricerca di nuove ricette da sperimentare ho trovato questa ricetta che mi ha subito "stuzzicato" la curiosità.
Potrete trovare la ricetta originale qui, io vi posto il mio procedimento.

Ingredienti
2 cucchiai di crusca d'avena
1 cucchiaio di crusca di frumento
1 cucchiaio di maizena
1 cucchiaio di latte scremato in polvere
1 uovo (io ho messo 2 albumi per evitare danni al colesterolo)
1 cucchiaio di formaggio spalmabile (ho usato il linessa)
sale q.b
1 cucchiaino di lievito per torte salate (o lievito baking)
(Per chi segue la dieta Dukan, Fase di Crociera, PP e PV)


Mettere tutti gli ingredienti, nell'ordine, dentro una ciotola e mescolare con un cucchiaio (procedimento veloce e agevole perchè il composto è morbido)


Sistemare l'impasto in uno stampo (io ho usato quello per il plumcake piccolo in silicone della tupperware)


Cuocere 3 min. alla max potenza (circa 800 w) in microonde.
Ecco il risultato


Tagliarlo a cubetti spruzzandolo con un pò di acqua.


Dopo circa 20 minuti, si era completamente raffreddato. L'ho messo nel bimby e l'ho fatto andare 5 sec. a v. 3. (Con le mani non riuscivo a sgranarlo bene)
Infine (mancano le foto) l'ho sistemato in un piatto, vi ho adagiato sopra i filetti di pollo alla senape e ho irrorato con la salsina.........


Ottimo davvero!

Stampo rettangolare da 600 ml


Il silicone è un materiale che sopporta temperature da - 25°C a + 220° C, pertanto gli stampi sono utilizzabili sia nel microonde, che nel forno tradizionale, che in freezer per la preparazione di semifreddi, gelati o creme.


martedì 27 dicembre 2011

Petto di pollo alla senape


Eccomi qui di nuovo a pasticciare in cucina.
Stasera ho ospiti e non mi va di star lì a guardarli mentre mangiano tutte le cose buone che prepareremo mentre io me ne sto tristina davanti al mio pallido pollo.
Così ho deciso di ravvivarlo un pò.
La ricetta di oggi è un gustosissimo petto di pollo alla senape. 
Per chi è in regime Dukan, fase Crociera, giornata PP

Ingredienti
Succo di mezzo limone, 2 cucchiaini di senape, petto di pollo (ne ho usati 3 piccoli), curry, maizena


Mescolare in una ciotola (capiente a sufficienza per mettere a marinare il pollo) il succo del limone con la senape.


Immergervi le fettine di petto di pollo e lasciarle a macerare per un pò (le ho preparate stamattina per la cena).


In una padella antiaderente spolverizzare del dado granulare magro


quindi farvi rosolare il pollo, che avrete preso dalla ciotola avendo cura di lasciare un pò di salsina da parte.


Nel frattempo, sciogliere un cucchiaio di maizena in circa 150 cc di acqua


e unire il composto alla salsina.


Una spolverata di curry (o curcuma)...


Versare la salsa così ottenuta sul pollo...


Lasciar cuocere ancora un pò (circa 15 minuti) coperto, quindi impiattare....


Da leccarsi i baffi (per chi ce li ha ;-))

lunedì 26 dicembre 2011

Il coniglietto che non sapeva parlare


Nel bosco degli animali giocosi esisteva un luogo incantato…. Si trovava nei pressi di un laghetto dove degli splendidi cigni bianchi amavano nuotare e farsi ammirare; tutto intorno si apriva una radura in cui crescevano fiori di ogni specie e colore, ed il prato era così morbido che ci si poteva rotolare senza farsi male.
Esistevano poi per i cuccioli dei vari animali, tanti giochi da poter fare: un albero spaccato da un fulmine veniva sovente usato come scivolo da cerbiatti, scoiattoli, coniglietti, leprotti, etc etc…
Alcuni tralci di un salice piangente si erano intrecciati tra loro creando una divertentissima altalena che i cucciolotti usavano a turno.
Vi erano poi dei tronchi di alberi tagliati che fungevano da sgabello e qui i cuccioli amavano sedersi per riposarsi dai loro giochi e raccontarsi le storie…
A turno, ciascun cucciolo prendeva la parola e raccontava agli altri storie vere di vita vissuta oppure storie di fantasia dove maghi, fate, draghi o mostri si alternavano nello scorrere della vicenda.
Era davvero uno spasso starli a sentire… alcuni riuscivano ad inventarsi di quelle storie che restavi a bocca aperta per la ricchezza di particolari che la rendeva unica.
E così venne il turno del leprotto  che raccontò l’avventura vissuta il giorno prima col suo papà al lago… aveva imparato a fare il verso per richiamare i cigni e poi, sempre col suo papà, era andato ad esplorare la zona fitta del bosco dove osano solo i temerari.. aveva visto alberi trasformarsi in mostri urlanti che muovevano i rami cercando di afferrarlo, e poi un animale dagli occhi rotondi e gialli si affacciò da un albero e gli urlò: “uh-uh!”
Che spavento, mamma mia… ma lui non aveva paura: aveva il suo babbo accanto che lo proteggeva!
Prese quindi la parola una simpatica cerbiattina che invece si mise a raccontare della sua avventura sul monte innevato dove vaste distese di gelida neve bianca avevano ricoperto ogni filo d’erba ed ogni cosa si trovasse sul prato. Raccontò di come avesse sentito freddo su quelle montagne gelate e di quanti starnuti fece prima di sentirsi meglio.
Alla fine del racconto, gli sguardi si posarono su un coniglietto che stava seduto in silenzio ad ascoltare quelle storie… tutti lo guardavano con aria interrogativa aspettando che aprisse bocca ma il  coniglietto non parlò se non per dire:”Io non ho nulla da raccontare!”
Disse questo con gli occhi bassi, un po’ timoroso… ma gli altri non gli diedero peso e presero ad ascoltare il racconto della tartaruga…
A fine giornata ogni cucciolo tornò alla propria dimora e il coniglietto silente (così lo avevano soprannominato) raccontò alla sua mamma quello che aveva fatto nella radura incantata. Le raccontò delle avventure dei  suoi amici con notevole entusiasmo, mimando i gesti di ognuno ed andò a fare la nanna continuando a parlare, parlare, parlare.
Il giorno dopo ancora i nostri cuccioli si ritrovarono nella radura a giocare, correre e raccontare storie e, ancora una volta, il nostro coniglietto restò in silenzio.
La cosa andò avanti per un po’ di giorni finchè un mattino… mentre il nostro amico si stava recando alla radura, incontrò per strada una coccinella che lo stava aspettando. La piccola amica lo chiamò ripetutamente ma il coniglietto faticò un poco per vederla perché era davvero minuscola. Fecero la strada insieme e la coccinella gli spiegò che lo stava aspettando perché voleva chiacchierare con lui. Erano ormai trascorsi parecchi mesi da quando avevano iniziato ad incontrarsi nella radura ma non l’aveva mai sentito raccontare una storia o un’avventura, se ne stava sempre zitto zitto quasi come se la compagnia non gli piacesse.
A quelle parole il coniglietto arrossì e si dispiacque di aver creato quel malinteso: a lui piaceva la radura e piacevano anche gli altri cuccioli. Le storie poi le adorava: erano così belle.
“Ma allora perché tu non ne racconti mai?”  chiese la coccinella.
E così il coniglietto iniziò a parlare: “Mia cara amica, ogni giorno tu e tutti gli altri raccontate a turno storie fantastiche di avventure vissute il giorno prima con i vostri genitori. Io mi esalto a sentire queste cose ma poi penso a ciò che io vivo ogni giorno e non parlo. Quando torno a casa, trovo la mia mamma che ha preparato per me tante cose buone… con lei gioco e mi diverto tantissimo a disegnare, scarabocchiare, leggere; facciamo i pasticci in cucina e poi ci accoccoliamo sul divano e aspettiamo che torni papà.
Il mio papino non c’è quasi mai e quando riesco a stare un po’ con lui mi faccio strapazzare di coccole e mi corico con lui nel lettone a vedere i cartoni.
Non viviamo avventure: non abbiamo il tempo! Ma viviamo il nostro amore, semplicemente con una carezza o una dolce parola di tenerezza. Sono sensazioni belle, forti che custodisco nel mio cuore e non voglio raccontare perché non so se gli altri mi capirebbero. Siete tutti molto entusiasti delle vostre splendide avventure ma per me non c’è avventura più grande che starmene accoccolato con il mio papà a oziare tutto il giorno.
Mi spiace che gli altri mi considerino “silente” quando non lo sono ma ancora non riesco ad aprire il mio cuore agli altri cuccioli che sono dei fantastici amici per giocare ma non abbastanza intimi per avere il mio cuore. 

Brocca microplus per microonde


Lo strumento ideale per la cottura nel microonde.
E' realizzata in materiale ultraresistente creato per sostenere temperature dai -25°C ai +200°C, pertanto si può usare nel congelatore, nel frigo ed in microonde (NO FORNO!)
La sua forma bombata favorisce la penetrazione delle microonde per una cottura omogenea. Per le sue dimensioni, è adatta ad ogni microonde e, grazie al comodo coperchio, non secca i cibi. Infine, l'impugnatura resta fredda anche dopo la cottura. 

Sognando te

Quando le onde del mare lambiscono la riva
io amo immergervi i piedi,
sentire la freschezza dell'acqua e ...
guardo all'orizzonte quel magico mistero
che vede il cielo ed il mare
unirsi indissolubilmente e...
silenziosamente arrivi tu, dolce brezza
che sussurrandomi parole dolci come baci
ti unisci a me nell'incanto della vita.

domenica 25 dicembre 2011

Polpette alternative

L'idea di queste polpette è nata perchè avevo in frigo un piccolo cavolfiore che ogni giorno mi guardava tristino dicendomi: mangiami! mangiami! Ma io, lo ammetto, non amo molto le verdure per cui ogni giorno mi ripromettevo che ne avrei fatto un piatto succulento ma poi... la scelta ricadeva inesorabilmente su altro. Tuttavia andava consumato e così ho pensato di "inventarmi" queste polpette, rendendolo senz'altro più appetitoso.
Per chi è in regime Dukan, fase Crociera, giornata PV

Ingredienti per 3 dosi (ma in realtà ne vengono davvero tantissime)

Un chilo di trita di tacchino, due uova intere, sei cucchiai di crusca d'avena, tre cucchiai di crusca di frumento, un cucchiaio di fb, sale, un poco di latte, un piccolo cavolfiore e un paio di albumi, prosciutto di pollo o tacchino.


Ho pulito e tagliato a pezzetti il cavolfiore

quindi l'ho messo nel micro gourmet della tupperware per cuocerlo a vapore nel microonde (20' ad 800 watt)... per chi non ce l'avesse va benissimo qualunque altra vaporiera. Questa ha il merito di non far fuoriuscire i cattivi odori tipici del cavolfiore.


... nel frattempo ho preparato gli altri ingredienti nella ciotola.

Una volta cotto il cavolfiore (che è rimasto sodo e soprattutto asciutto), l'ho tritato nel quick chef


e l'ho unito agli altri ingredienti, aggiungendo anche un goccio di latte (ma molto poco).

Ecco l'impasto pronto.

Con la mia gelatella ho fatto le polpette e ne ho cotte una parte nel brodo di pollo...

un'altra parte nel sugo di pomodoro

e le ultime in forno (35' 180° ventilato)

Buon appetito!